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sabato 25 giugno 2016

IL M5S ED I TRAGICI INGANNI DI UN'EUROPA CHE NON C'E'

Di Angelo Mazzoleni

Con la Brexit, più che un sogno,  finisce forse un tragico inganno che ancora si tenta di perpetrare ai danni di interi popoli e dei valori della libertà e della democrazia.

Che questa crisi  globale fosse, infatti,  la più grande truffa della storia, e che l’Europa, gestita da un gruppo di burocrati che, come il nostro premier,  nessuno ha mai eletto,   fosse solo l’emanazione di interessi di lobby e poteri forti finanziari  veniva già denunciato da alcuni economisti di vaglia tra cui premi Nobel, anni fa e non occorre essere economisti  per capirne le ragioni, né per capire il perché ormai, in vari Paesi nascono movimenti, definiti populisti, che premono per seguire l’ esempio Inglese. 

Una Europa dove abbiamo avuto, per altro leaders, politici deboli,   sottomessi al volere tedesco, ncapaci  di partorire un minimo  di idee sul modo di  realizzare davvero una vera Europa dei popoli e non degli interessi nazionali o delle elites finanziarie globali. La manifestazione più evidente del vero volto di questa non Europa è stato il cinismo dimostrato nei confronti della Grecia. Eppure lo si è accettato  ed, in seguito,  si sono subite passivamente le folli politiche dell’austerità imposte da un solo Paese. 

In Italia si è subito il ricatto della paura di un baratro fantomatico,   alimentato dei media, accettando  che i vari Napolitano,  Monti, Letta e ora Renzi,  continuassero ad applicare queste politiche di macelleria sociale, di svendita del Paese, di asservimento alle logiche del neoliberismo finanziario.

Credo inoltre  sia utile ricordare alcuni passaggi a coloro che vorrebbero continuare su questa strada:

-poteri forti e mercati rifinanziarsi, dopo aver innescato la crisi con le speculazioni  fallite sui titoli spazzatura, hanno deciso di rifinanziarsi tosando le pecore dei paesi più fragili minacciandole a suon di spread, quello stesso che, guarda caso, nonostante il peggioramento della nostra economia, è sceso ora ai livelli minimi. La prova ulteriore  della truffa che stava a monte di questo strumento usato come  alibi, bau bau o specchietto per allodole e che ora dopo la brexit sembra riproporsi, anche perché nulla è stato fatto dal governo, per ricomprarci la parte in mano alle banche estere. ( ricordo che il Giappone ha un debito alto quanto il nostro ma essendo in mano loro nessuno si è mai sognato di attaccarli);
-in seguito, la  fame dei poteri internazionali  è cresciuta e la crisi è diventata un  pretesto per ulteriori truffe ed arricchimenti, testimoniati dal divario crescente tra ricchi e poveri tra capitale e lavoro. Situazione ben  sfruttata dalla Germania per imporre il proprio potere in Europa, senza trovare alcun ostacolo.
In Italia, dopo il demenziale inserimento, da parte di destra centro e finta sinistra, del vincolo del pareggio di bilancio  c’’erano due soli modi per uscire dal ricatto dei poteri finanziari:
- ridurre direttamente il nostro debito pubblico, o ricomprarci la parte in mano estera,  togliendo ogni alibi ai mercati per ricattarci con lo spread; 

- opporsi da subito alle logiche del “rigor mortis” dettate da mercati, dalla Troika ed applicate dai nostri governanti  con il plauso e sostegno  di tutta la stampa e media asserviti al sistema.
In Italia, si sono succeduti politici apparentemente assai diversi, in realtà tutti figli della stessa logica, esecutori di una linea di interessi neoliberista  che ha spolpato il popolo greco, privato di diritti lavoro e sanità  immiserendo cinicamente tutta l’Europa. 
Eppure, ancora oggi, nonostante tutti i  dati macroeconomici siano peggiorati ovunque, questi poteri forti,  con i loro supporter mediatici e politici, continuano imperterriti a dettare legge ed ad essere incredibilmente ancora sponsorizzati dai media di sistema con la teoria bislacca che non c’è alternativa al rimanere in questa Europa. Ancora ci vien riproposto il mantra: “prima o poi  la Germania cambierà idea”,appunto  come se la Germania fosse l’Europa. Davvero incredibile.

 Ora però il mantra non funziona più: la Brexit ha dimostrato che uscire da questa prigione Europa è possibile. E solo uscendone, o almeno minacciando seriamente di farlo,  potremo forse cambiare radicalmente regole e trattati. Paradossalmente invece anche il m5s, inizialmente favorevole ad una uscita programmata dall’euro o ad una Europa a due velocità, sembra, dopo la sua svolta “moderata,” essersi fatto contagiare dall’illusione che sia possibile cambiare questa non Europa da dentro.

Credo invece farebbe bene a cercare di accelerarne il processo di disgregazione delle sue strutture malsane, del renzismo, puntando decisamente su un referendum consultivo, proponendo l’abolizione del vincolo del pareggio di bilancio ed il Fiscal compact attraverso modifiche costituzionali.

 Soprattutto dovrebbe  riprendere e definire meglio  il piano iniziale per una uscita soft dall’euro, cercando di collegarsi ed unirsi nella lotta alle altre forze alternative che stanno emergendo in Europa, come Podemos. Solo in questo modo sarà possibile esercitare quella pressione interna ed esterna che possa produrre dei cambiamenti concreti in questo sistema malato.
Con la Brexit, più che un sogno,  finisce forse un tragico inganno che ancora si tenta di perpetrare ai danni di interi popoli e dei valori della libertà e della democrazia.

Che questa crisi  globale fosse, infatti,  la più grande truffa della storia, e che l’Europa, gestita da un gruppo di burocrati che, come il nostro premier,  nessuno ha mai eletto,   fosse solo l’emanazione di interessi di lobby e poteri forti finanziari  veniva già denunciato da alcuni economisti di vaglia tra cui premi Nobel, anni fa e non occorre essere economisti  per capirne le ragioni, né per capire il perché ormai, in vari Paesi nascono movimenti, definiti populisti, che premono per seguire l’ esempio Inglese. 

Una Europa dove abbiamo avuto, per altro leaders, politici deboli,   sottomessi al volere tedesco, ncapaci  di partorire un minimo  di idee sul modo di  realizzare davvero una vera Europa dei popoli e non degli interessi nazionali o delle elites finanziarie globali. La manifestazione più evidente del vero volto di questa non Europa è stato il cinismo dimostrato nei confronti della Grecia. Eppure lo si è accettato  ed, in seguito,  si sono subite passivamente le folli politiche dell’austerità imposte da un solo Paese. 

In Italia si è subito il ricatto della paura di un baratro fantomatico,   alimentato dei media, accettando  che i vari Napolitano,  Monti, Letta e ora Renzi,  continuassero ad applicare queste politiche di macelleria sociale, di svendita del Paese, di asservimento alle logiche del neoliberismo finanziario.

Credo inoltre  sia utile ricordare alcuni passaggi a coloro che vorrebbero continuare su questa strada:

-poteri forti e mercati rifinanziarsi, dopo aver innescato la crisi con le speculazioni  fallite sui titoli spazzatura, hanno deciso di rifinanziarsi tosando le pecore dei paesi più fragili minacciandole a suon di spread, quello stesso che, guarda caso, nonostante il peggioramento della nostra economia, è sceso ora ai livelli minimi. La prova ulteriore  della truffa che stava a monte di questo strumento usato come  alibi, bau bau o specchietto per allodole e che ora dopo la brexit sembra riproporsi, anche perché nulla è stato fatto dal governo, per ricomprarci la parte in mano alle banche estere. ( ricordo che il Giappone ha un debito alto quanto il nostro ma essendo in mano loro nessuno si è mai sognato di attaccarli);
-in seguito, la  fame dei poteri internazionali  è cresciuta e la crisi è diventata un  pretesto per ulteriori truffe ed arricchimenti, testimoniati dal divario crescente tra ricchi e poveri tra capitale e lavoro. Situazione ben  sfruttata dalla Germania per imporre il proprio potere in Europa, senza trovare alcun ostacolo.
In Italia, dopo il demenziale inserimento, da parte di destra centro e finta sinistra, del vincolo del pareggio di bilancio  c’’erano due soli modi per uscire dal ricatto dei poteri finanziari:
- ridurre direttamente il nostro debito pubblico, o ricomprarci la parte in mano estera,  togliendo ogni alibi ai mercati per ricattarci con lo spread; 

- opporsi da subito alle logiche del “rigor mortis” dettate da mercati, dalla Troika ed applicate dai nostri governanti  con il plauso e sostegno  di tutta la stampa e media asserviti al sistema.
In Italia, si sono succeduti politici apparentemente assai diversi, in realtà tutti figli della stessa logica, esecutori di una linea di interessi neoliberista  che ha spolpato il popolo greco, privato di diritti lavoro e sanità  immiserendo cinicamente tutta l’Europa. 
Eppure, ancora oggi, nonostante tutti i  dati macroeconomici siano peggiorati ovunque, questi poteri forti,  con i loro supporter mediatici e politici, continuano imperterriti a dettare legge ed ad essere incredibilmente ancora sponsorizzati dai media di sistema con la teoria bislacca che non c’è alternativa al rimanere in questa Europa. Ancora ci vien riproposto il mantra: “prima o poi  la Germania cambierà idea”,appunto  come se la Germania fosse l’Europa. Davvero incredibile.

 Ora però il mantra non funziona più : la Brexit ha dimostrato che uscire da questa prigione Europa è possibile. E solo uscendone, o almeno minacciando seriamente di farlo,  potremo forse cambiare radicalmente regole e trattati. Paradossalmente invece anche il m5s, inizialmente favorevole ad una uscita programmata dall’euro o ad una Europa a due velocità, sembra, dopo la sua svolta “moderata,” essersi fatto contagiare dall’illusione che sia possibile cambiare questa non Europa da dentro.

Credo invece farebbe bene a cercare di accelerarne il processo di disgregazione delle sue strutture malsane, del renzismo, puntando decisamente su un referendum consultivo, proponendo l’abolizione del vincolo del pareggio di bilancio ed il Fiscal compact attraverso modifiche costituzionali.

 Soprattutto dovrebbe  riprendere e definire meglio  il piano iniziale per una uscita soft dall’euro, cercando di collegarsi ed unirsi nella lotta alle altre forze alternative che stanno emergendo in Europa, come Podemos. Solo in questo modo sarà possibile esercitare quella pressione interna ed esterna che possa produrre dei cambiamenti concreti in questo sistema malato.

1 commento:

  1. Ottimo articolo che condivido in toto, ci stanno solo prendendo per i fondelli.

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